In questo articolo parlerò di un argomento di fondamentale importanza per la salute e il benessere della donna, ovvero di muscoli pelvici.

Lo sapevi che il nervo pudendo, che è il nervo che innerva buona parte della zona perineale, in francese si chiama “nervf honteux” che significa “nervo vergognoso”? (Bernadette de Gasquet)

Al giorno d’oggi, fortunatamente, questa zona non viene considerata più così tanto vergognosa, ma purtroppo è ancora troppo sconosciuta, ignorata e molto sottovalutata!

E molto spesso molte donne, ma anche diversi uomini, soffrono di problemi e dolori che possono essere tranquillamente risolti, ma che non vengono risolti poiché non si è a conoscenza di ciò!

E sto parlando ad esempio dell’incontinenza, che è una condizione igienico-sociale molto diffusa e un problema che in Italia colpisce circa tre milioni di donne.

Qualsiasi donna può essere soggetta a perdite di urina e in circa il 20% dei casi i disturbi compaio addirittura prima dei 30 anni (Fonte: Repubblica, 2020)

Tornando al nostro amato pavimento pelvico, se non ne hai mai sentito parlare, o non ne hai la piena consapevolezza e conoscenza continua a leggere perché scoprirai che ha tante funzioni importanti per il nostro corpo e imparerai un semplice trucchetto per imparare a conoscerlo e a prestarne attenzione perché alcuni suoi segnali di allarme, se trascurati possono portare a dolore cronico e a problematiche.

Scopriamo insieme questo magnifico mondo dei muscoli pelvici partendo dall’anatomia e fisiologia

Nella donna, il pavimento pelvico è una struttura muscolo-scheletrica di forma romboidale che si estende dalla sinfisi pubica al coccige, chiudendo in basso la cavità addomino-pelvico, circondando e sostenendo l’uretra, la vescica e la vagina fino all’apparato ano-rettale. Lateralmente si continua fino a livello delle tuberosità ischiatiche.

  

(immagini da Pinterest.com – Duvet Days)

Le funzioni del perineo più comunemente conosciute sono: funzione minzionale, defecatoria e di continenza, quindi in gergo comune serve innanzitutto a urinare (fare pipì), defecare ed eliminare gas.

Ma il perineo è implicato in altre fondamentali funzioni, quali funzione sessuale che è direttamente collegata alla funzione riproduttiva poiché il concepimento “naturale” coinvolge le vie eiaculatorie e dell’accoglimento vaginale, e la nascita per via naturale (parto naturale) passa per la via vaginale, che corrisponde all’entrata e l’uscita del bambino.

Il perineo ha un’altra fondamentale funzione, che è la funzione di sostegno e statica degli organi pelvici, quali vescica, uretra, utero (nella donna), prostata (nell’uomo), sigma e retto.

Infine, ha anche una funzione biomeccanica perché appartiene al cingolo-pelvico costituito da strutture biomeccaniche quali ossa del bacino, muscoli, legamenti e fasce; questi elementi cooperano insieme per assicurare stabilità al corpo insieme alle strutture muscolo-scheletriche del tronco come la colonna vertebrale.

Proprio per questa sua ultima funzione, vedremo nel prossimo articolo tutti gli annessi e collegamenti biomeccanici per capire l’importanza del fatto che, avere tutte queste strutture in equilibrio e benessere è importante per evitare l’insorgenza di problematiche.

Ma andiamo avanti.

Proviamo adesso a fare un esercizio per prendere consapevolezza e porre l’attenzione sui muscoli pelvici

La modalità migliore per iniziare a prendere coscienza del perineo è quella ti utilizzare la posizione seduta, su una sedia.

Si presti attenzione a mantenere la colonna diritta senza arrotondare la parte bassa della schiena. E si immagini di aver voglia di urinare o defecare (rilassamento) o di dover trattenere i gas (contrazione). Si faccia lo sforzo più possibile di trattenere. E si stia a sentire l’appoggio del muscolo sulla sedia, poi ci si rilassi.

Cosa è possibile sentire? Si ha lo stesso punto di appoggio, la stessa zona di contatto sia in posizione rilassata sia cercando di trattenere?

All’inizio non si hanno le stesse percezioni. Spesso si avverte una sensazione di risalita della zona muscolare quando si trattiene e di discesa al comando di rilassare, con minor percezione del contatto perineale e un maggior appoggio sui glutei a livello degli ischi alla contrazione, al contrario durante il rilassamento.

Alcune persone hanno però l’impressione di contrarre i glutei. Per evitare ciò, prova a fare un altro piccolo esercizio.

Posiziona i polpastrelli delle mani sotto gli ischi e appoggia i piedi per terra e prova a contrarre i glutei. Se si contraggono i glutei, si ha la sensazione di sollevarsi dalla sedia e il movimento è molto visibile anche da un osservatore esterno. Prova ora invece a contrarre il perineo e noterai che i glutei sono come attirati verso il centro della fessura glutea. È il perineo che si muove, e questo è molto diverso!

Fai questo esercizio quante volte vuoi per prendere bene consapevolezza del tuo perineo.

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Conoscere, prestare attenzione e avere consapevolezza di come si muove e funziona il perineo è importantissimo perché..

Perché molto spesso può andare in disfunzione creando problematiche quali:

IPOTONIA del pavimento pelvico, che si ha quando diminuisce il tono, il trofismo e la forza dei muscoli del pavimento pelvico.

Fattori di rischio: Gravidanze, parto naturale (spesso è il primo parto che provoca l’incontinenza urinaria e in questa circostanza più del 40% delle donne subisce anche lesioni dello sfintere anale senza danni visibili o evidenti lacerazioni e molto spesso sottovalutano il problema), aumento cronico della pressione addominale (stitichezza, obesità, bronchiti croniche, tosse cronica ecc), modifiche ormonali della menopausa, cicatrici per interventi chirurgici ad addome o pelvi (taglio cesareo, episiotomia, isterectomia, appendicectomia, ecc).

Conseguenze: prolasso degli organi pelvici, incontinenza urinaria da sforzo, con perdite involontarie di urina che si verifica a seguito di sforzi quali tossire, saltare, starnutire, correre, ridere ecc.

Rimedio: l’osteopatia può essere un valido aiuto, in quanto tramite tecniche manuali, ristabilisce l’elasticità e funzionalità alle cicatrici, riequilibra la componente pressoria sui diaframmi e migliora la funzionalità e la mobilità delle strutture del cingolo pelvico (contenitore) e migliora la funzionalità degli organi pelvici (contenuto), ristabilendo il corretto funzionamento a 360° di tutte queste strutture migliorandone il benessere e la salute. Inoltre, coadiuvato all’intervento di riabilitazione del pavimento pelvico tramite professionisti del settore quali ostetrica o fisioterapista specializzata in riabilitazione del pavimento pelvico, si determina un miglioramento e spesso risoluzione del problema.

L’altra disfunzione in cui può incorrere il pavimento pelvico è la disfunzione in IPERTONIA, che può portare a dolore pelvico cronico, dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale), vaginismo, ecc.

Anche in questo caso l’osteopatia risulta essere un valido aiuto tramite il suo approccio a 360° gradi andandone a comprendere prima di tutto la causa, coadiuvato all'intervento di altri professionisti.

 

Spero che l’articolo sui muscoli pelvici ti sia piaciuto e ti sia stato utile, se hai bisogno contattami pure!

 

Referenze:

  • Netter – Atlante di Anatomia Umana, Frank, H (2011)
  • Prometheus, Atlante di Anatomia (Collo, Torace, Addome e Pelvi), Gilroy (2007)
  • Manipolazione Viscerale, Barral J.P. (1998)
  • Riabilitazione del pavimento pelvico (Arianna Bortolami), Edra
  • Perineo: fermiamo il massacre (Bernadette de Gasquet), Edi-ermes

 

D.O. Osteopata (M.Sc – UK) & Massoterapista (MCB)

Istruttrice di Pilates (IPHM)

Istruttrice di Mindfulness (IPHM)

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